La gratuità di coloro che già oggi vivono accanto a persone in difficoltà è ciò che ridona calore e speranza a chi, per strade diverse, è finito nel dramma del mal di vivere.
Si tratta non tanto di costruire un luogo di mattoni, quanto un luogo di relazioni, di pietre vive, giacché la semplice ristrutturazione di alcuni casali non sarebbe sufficiente per ridare una speranza di vita. Il lavoro da fare è tanto e viene fatto dai ragazzi che passano, e che si appassionano ad un sogno: costruire con fatica qualcosa di prezioso per la loro vita e per quella di chi arriverà un domani, un luogo dove chi arriva possa trovare qualcuno che si prende cura di lui, avendo in comune una strada tracciata dal bene.
"Il bene non è una poesia, è esigente,
ed entra violentemente nella vita della comunità:
rompe sicurezze,
le certezze, ti cattura,
ti piega,
ti inginocchia,
ma ti rende docile e buono.
Solo il bene rende possibile il miracolo di far passare
un uomo dalla morte alla vita."
"I passi della carità
sono lo stesso linguaggio
che Dio ha usato con l'uomo.
La carità e sproporzionata
rispetto all'uomo, ti prende sempre,
non viene dalla ragione
ma viene da Dio,
e Dio non ha misure:
quanta abbondanza nel miracolo
dei pani e dei pesci,
quanta abbondanza di vino nelle nozze di Cana,
quanta abbondanza d'amore
che per essere donato doveva
essere inchiodato sulla Croce."